Terlizzi in Piazza San Pietro


 28/05/2014  |     Redazione  |    967  |   Attualità



La Fede che si esprime attraverso il lavoro

La redazione della parrocchia Santa Maria ha voluto incontrare Michelangelo De Palma, coordinatore del progetto della Cooperativa Progetto 2000 di Terlizzi, che ha curato l’allestimento delle piante pugliesi in Piazza San Pietro, nel giorno della benedizione delle Palme. E’ stata opportunità gradita per scoprire che dietro il grande impegno e l’immenso lavoro di fioristi, architetti e geometri c’è anche lo spirito di servizio che nasce dalla volontà di rappresentare la propria terra come simbolo di pace e unione, nella terra della cristianità per eccellenza.
L’esperienza di collaborazione con l’ufficio liturgico del Vaticano è nata quasi per caso, come ci racconta Michelangelo, in occasione della santificazione  di Padre Pio nel 2000. Tutto accadde perché il fondatore della Cooperativa, Giuseppe De Palma,  venne a conoscenza del desiderio del priore dei Cappuccini del Convento dei frati di Terlizzi, di evocare la vita del Santo usando in modo simbolico, proprio le piante tipiche del territorio pugliese. L’allestimento doveva essere identico nelle tre tappe fondamentali per la vita del santo: Pietrelcina, San Giovanni Rotondo e Roma. Così la Cooperativa ha cominciato la sua collaborazione con il Vaticano. L’allestimento floreale colpì molto la critica e fece discutere; anche il responsabile delle celebrazioni liturgiche rimase piacevolmente colpito dalla carica simbolica e comunicativa delle colonne rivestite di filo spinato che rappresentavano la sofferenza nella vita di Padre Pio e dai fiori rossi di Anthurium che ricordavano il sangue delle stimmate del Padre. Il responsabile delle celebrazioni, che ancora oggi si occupa dell’organizzazione delle liturgie, diede inizio a quest’esperienza che ormai dura da ben quattordici anni.
L’allestimento è sponsorizzato dalla Camera di Commercio e dalla Regione Puglia; la Cooperativa apprezza in modo speciale questa collaborazione in quanto opportunità sia  per valorizzare le risorse pugliesi sia per lanciare messaggi di unione. Infatti i temi per l’allestimento delle celebrazioni nascono proprio dall’incontro tra il Vaticano e l’èquipe di esperti che traduce il messaggio in termini di essenze e colori. Generalmente il leitmotif di ogni celebrazione è proprio la pace e l’unione fra i popoli. In occasione della benedizione delle Palme c’è anche il passaggio della croce tra i gruppi ospitanti la Gmg, si pone attenzione anche a questo evento simbolo della fratellanza tra popoli. L’allestimento è anche in sintonia con il “gusto“ dei Papi che si sono succeduti in questi anni, e Papa Francesco è amante della semplicità e dell’assoluto decoro. L’ulivo non ha bisogno di troppi fronzoli. Sulle gradinate, grandiosamente progettate, non è stato difficile rappresentare il mondo. Abbellire la piazza è un "emozione sempre nuova, ma anche una grande sfida perché bisogna saper comunicare un messaggio chiaro, mai banale che arrivi a tutto il mondo attraverso le 81 televisioni presenti."
La cooperativa è stata  presente a Roma anche in occasione della canonizzazione di Papa Wojtyla e di Papa Giovanni XXIII, domenica 27 aprile. Già dalle quattro del mattino, Roma era completamente blindata. Erano presenti  80 capi di stato e l’allestimento floreale è stato  curato non solo dalla cooperativa di Terlizzi, ma anche da maestri fioristi filippini, olandesi e spagnoli. Un mix mondiale di colori e profumi ad accogliere la canonizzazione dei due Papi. A questo proposito è doveroso sottolineare che Papa Francesco apprezza che questa possa essere occasione anche di confronto e lavoro di sintesi tra culture e realtà diverse. Il desiderio più grande, però, per la Cooperativa Progetto 2000 è poter partecipare all’allestimento della Piazza in onore della beatificazione di don Tonino Bello che da sempre ha ispirato amore per la pace e la fratellanza.
Il viaggio delle piante da Terlizzi a Roma non è semplicemente commerciale o d’immagine,  ma ha valore ideale e spirituale, per questo sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione delle agenzie educative. Molto sentita la partecipazione delle scolaresche, due anni fa, che con la loro gioia accompagnarono la partenza degli ulivi dalla nostra terra a quella di Pietro, punto di arrivo e partenza  della cristianità mondiale. Dal Vaticano fanno sapere che i pugliesi sono proprio come gli alberi d’ulivo: si adattano , sono sempreverdi,  non hanno bisogno di troppa acqua, sono laboriosi e portano frutti molto buoni, così buoni che dagli alberi trapiantati nei giardini vaticani è stato ricavato dell’olio buonissimo.


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