31/01/2015  |  
 
Valentina Auricchio  |  
 1636  |  
Comunità
La sessualità-corpo come dono Di Dio
La conoscenza del proprio corpo come dono di Dio. Questo particolare argomento è stato dapprima approfondito dal punto di vista scientifico dalla dott.ssa Tempesta, dove è stata presentata l’anatomia, la fisiologia e la patologia dell’apparato riproduttivo maschile e femminile, prestando particolare attenzione a problematiche attuali quali l’infertilità e la sterilità e sottolineando la fertilità come dono di Dio.
La relazione della dott.ssa ha suscitato particolare interesse, curiosità, ma al tempo stesso, anche resistenze da parte di noi ragazzi, proprio sulla base del timore di sentirci giudicati per le scelte fatte e per il disagio nell’esprimere le nostre convinzioni. Pochi, infatti, sono stati gli interventi da parte di noi ascoltatori.
Importante è stata la distinzione messa a fuoco da don Paolo tra genitalità e sessualità. La sessualità può essere concepita come una libera relazione di persone trascendente la pura gestualità psico-fisica, perciò essa rappresenta, nel contesto di una relazione di coppia, una delle modalità di esprimere quell’amore che nasce e matura dentro la relazione.
La sessualità si presenta come parte integrante dell’uomo e non come una dimensione a sé stante e marginale. Essa comprende, infatti, la totalità della persona in un rapporto continuo con il contesto di appartenenza. Si compone e si arricchisce di elementi genetici, psico-emotivi, culturali, sociali e spirituali. Non esiste una sessualità schiettamente biologica: essa si manifesta sempre come un miscuglio di carne e di spirito, di estetica e di piacere, di dovere e di gioco.
Si è parlato di sessualità come la realizzazione di un buono, sano e gioioso incontro tra uomo/donna, nel rispetto reciproco, nel rispondere alle aspettative, il più delle volte inespresse, dell’altro/a.
La sessualità è stata vista come espressione di uno stile relazionale, che cerca e rispetta i tempi e le esigenze dell’altro e costruisce un’intesa fisica e psichica sulla base di un percorso di dialogo e scoperta reciproca. La sessualità perciò si identifica in un modo d’essere e si concretizza ogni giorno nei rapporti interpersonali e nella comunicazione con il partner. Nelle relazioni di coppia si compie e rinnova ogni giorno la conoscenza di sé e dell’altro tramite il proprio corpo, e il rapporto sessuale diventa un momento forte e bello di comunicazione interpersonale che esprime l’amore per l’altro. Perciò il rapporto sessuale è solo un momento, un modo, ancorché importante, della comunicazione, è segno e luogo della reciproca donazione totale.
Poiché nel nostro corpo e con il nostro corpo si esprime la sessualità, in questo incontro ci siamo chiesti quale sia il significato della sessualità umana. La sessualità è un dono di Dio.
Proprio oggi, pur vivendo in un modello culturale più aperto e più scientifico, abbiamo confusione e più condizionamenti a riguardo. Uno degli equivoci più frequenti nel trattare dei problemi sessuali è quello di confondere la sessualità con la genitalità. Di conseguenza la sessualità si associa solo al piacere e diventa un gioco, spingendo le persone alla permissività e non alla responsabilità umana.
Sembra che nella cultura odierna sesso e genitalità siano diventati pilastri fondamentali sui quali si basa la vita di relazione e personale. Il sesso è diventato “un avere” e non “un essere” cioè un bene di consumo e un oggetto tra tanti come in un supermercato.
Abbiamo concluso che è importante accettare l’altro come persona, con le sue caratteristiche e diversità, non come qualcosa da usare a proprio beneficio. Nessuno infatti vuole essere soltanto uno strumento per gli altri. Bisogna custodire la sessualità e la relazione come un dono per l’individuo, che considera la dignità della persona al di là di ogni sfruttamento e mercificazione.
Accedi per inserire un tuo commento