Il sacramento del matrimonio


 03/02/2015  |     Valentina De Nicolo  |    1575  |   Comunità



Il Matrimonio Cristiano e i suoi fondamenti

“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra”» (Gen 1,26-28).

Partendo da due letture del libro della Genesi sulla creazione, Don Fabio nella serata dedicata al significato del matrimonio dal punto di vista cristiano, ha delineato con semplicità e chiarezza gli elementi imprescindibili perché si possa parlare davvero di unione consacrata.

Il matrimonio  inteso come sacramento va innanzitutto differenziato dal  matrimonio civile, semplice unione volta a produrre effetti unicamente per il diritto dello stato; il matrimonio civile è un atto pubblico al quale corrispondono la voglia di condividere materialmente e spiritualmente la nuova unione degli sposi.

Ciò che accomuna i due riti e che risulta essere il principio  fondante è senz’altro l'Amore tra due persone.

Il matrimonio religioso si differenzia per alcune fondamentali specificità che lo rendono “sacro” agli occhi dell’uomo e di Dio stesso. :

  • l’unicità;
  • la libertà,
  • l’indissolubilità;
  • la fecondità.

L'unicità: il matrimonio è inteso come tale solo tra due persone di sesso opposto (uomo e donna);

La libertà: bisogna essere liberi nella decisione di sposarsi davanti a Dio e quindi essere consapevoli che questo è un dono del Signore.

L'indissolubilità:  a differenza del matrimonio civile, quello religioso non si scioglie con il divorzio ma dura per sempre ( finchè morte non vi separi). Solo in alcuni casi particolari  l'autorità canonica può dichiarare che il matrimonio è nullo, e quindi mai esistito, in quanto mancano le condizioni essenziali perché si possa considerare valido: (uno o entrambi i coniugi negavano in partenza qualcuna delle proprietà essenziali del matrimonio, oppure uno o entrambi dei coniugi non erano in grado per qualche motivo di assumersi tutte le responsabilità e i doveri legati al contrarre matrimonio.)

La fecondità: fondamento e fine anche del matrimonio religioso che si realizza con il desiderio  di accettare i figli che il Signore deciderà di donare alla coppia e l’impegno di educarli alla vita cristiana.

Tutti i fondamenti elencati rientrano  nelle interrogazioni che vengono poste alla coppia, prima del consenso, il giorno del matrimonio.

Il confronto ultimo tra le varie forme di unione, matrimonio religioso, matrimonio civile, convivenza, unione omosessuale, ha avuto lo scopo non di denigrare, ma di suscitare riflessione in merito al fatto che il matrimonio religioso è la forma di unione più completa perché impegna la coppia  in senso orizzontale – umano ( uomo /donna ), in senso verticale- divino ( la coppia /Dio) e in senso trasversale ( accoglienza dei figli).


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