11/04/2020  |  
 
Equipe Comunicazioni Sociali   |  
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Comunità
Gli auguri alla comunità
Cari fratelli e sorelle,
Santa Pasqua a tutti e a ciascuno!
In questi giorni stiamo subendo una situazione che ci ha portato a cambiare il nostro stile di vita e le nostre abitudini, che ci costringe a stare barricati in casa.
Lo stare in casa, però, ci dà la possibilità di riscoprire la genuinità delle relazioni famigliari, esercitare gli hobby e rispolverare tanti ricordi che vengono fuori dall’aprire un cassetto, dallo sfogliare un album di fotografie, …
Un’occasione per scoprire anche il piacere di stare tra le mura domestiche, presi come siamo dalla routine e dalla frenesia della vita.
È trascorso un mese da quando le celebrazioni non sono più partecipate ed è strano vedere la chiesa deserta, i banchi vuoti.
Mi mancate!
L’augurio che vi rivolgo non è quello di poter presto tornare alla “normalità”, ma che da questa situazione impariamo il valore dell’essenzialità, della genuinità e della carità.
Spero che possiamo tornare alla quotidianità ma nella “novità”, nel comprendere l’importanza dei piccoli gesti, nel riscoprire il valore di un sorriso e di un abbraccio che tanto ci mancano in questo momento.
Questa “novità” viene dal Cristo morto e risorto che irrompe nella storia come la primavera per donarci il profumo della speranza e della vita eterna.
La vita è segnata dal movimento, è un continuo “passare”.
Tutto, l’uomo, la natura, la storia…, è sotto il segno del “passare”.
La Pasqua, nel suo significato di “passaggio” è un invito a morire per ri-sorgere!
Ha scritto J. Mateos che «ogni festa è una affermazione, un sì alla vita, un giudizio favorevole sulla nostra esistenza e su quella del mondo intero». La festa è il luogo della memoria e della speranza e ci proietta nel futuro.
Vi consegno l’immagine di un Crocifisso, collocato nel forte di Bard, un complesso fortificato in Valle d’Aosta. L’opera, realizzata dallo scultore Mario Stuffer (1934-1998), è in legno di cirmolo, un pino profumato. Il corpo del Cristo, inchiodato sulla croce, è un arco teso, esprime non soltanto la straziante sofferenza ma evoca l’Alleanza tra Dio e l’umanità. Cristo è l’arcobaleno teso tra cielo e terra. Quel corpo inarcato esprime il dolore della morte ma anche il fecondo movimento della vita che risorge!
Auguri di Santa Pasqua, da parte anche di don Pasquale, alle vostre famiglie, alle persone sole e ammalate, agli anziani, ai fanciulli, ai ragazzi e ai giovani della nostra Comunità parrocchiale.
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti coloro che in questo tempo hanno manifestato e stanno manifestando, con grande generosità e solidarietà, attenzione verso le famiglie meno abbienti.
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