01/01/1  |  
 
don Michele Amorosini  |  
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Spiritualità
Stupore e Adorazione
La lettura della parola di Dio nel mistero adorabile del Natale converge sulla memoria che il Figlio di Dio è venuto tra noi, un Dio con noi e per noi. Il Dio trascendente e invisibile ha lasciato la sua lontananza e invisibilità e ha preso un volto umano rendendosi visibile, concreto e raggiungibile: «Si è fatto ciò che siamo, per renderci partecipi di ciò che egli è» (Cirillo d’Alessandria). La riflessione biblica ci invita a contemplare chi è Gesù per noi: egli è un Dio per ogni uomo e per la sua salvezza.
Ma il Natale è anche la memoria delle modalità storiche in cui egli ha compiuto l’incarnazione. Ha scelto la vita del povero e dello sconfitto, perché noi potessimo scorgere la potenza di Dio nella scelta della sua povertà e della sua kenosi. È qui che egli vuole essere cercato, riconosciuto e accolto: come un uomo povero, bisognoso e sofferente, perché egli non solo si è fatto uomo, ma è rimasto tra gli uomini. Con la sua nascita, inoltre, ci ha fatto anche il dono di essere figli: «A quanti l’hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio» (Gv1,12). Il Natale di Gesù è anche il nostro Natale, quello della nostra rinascita a vita nuova. A noi non resta che ringraziarlo e gioire per la nostra partecipazione alla vita divina.
Signore Gesù, Verbo del Padre e luce degli uomini, noi ti adoriamo. Illuminati dalla tua luce noi crediamo che tu sei Colui che ama l’uomo e l’unico scopo della tua vita è la salvezza di ogni uomo. La fede ci introduce in questo mistero di vita, l’esperienza ce lo insegna e la tua Parola di verità ci guida su questa strada di luce.
Verbo eterno del Padre, noi vogliamo essere i primi tuoi adoratori, i seguaci della bontà e del bene, i testimoni della tua misericordia. Tu che non ti nascondi a nessuno, ma a tutti doni la tua luce divina, rimani sempre la nostra vera luce che risplende su tutta l’umanità.
Ancora
“Chiudiamo la porta dietro di noi! Ascoltiamo con l’orecchio teso l’ineffabile melodia che risuona nel silenzio di questa notte. L’anima silenziosa e solitaria canta qui al Dio del cuore il suo canto più soave e affettuoso. E può aver fiducia che egli l’ascolta. […] Poiché è natale, poiché la Parola s’è fatta carne, trova il suo orecchio e il suo cuore nella stanza più silenziosa del cuore. E chi s’è fermato presso di sé, anche se è notte, in questa quiete notturna, nelle profondità del cuore di Dio, percepisce la dolce parola dell’amore. Occorre essere tranquilli, non temere la notte, bisogna tacere. Altrimenti non si sente nulla.
Infatti, l’ultima cosa viene detta solamente nel silenzio della notte, da quando, per l’arrivo pieno di grazia della Parola nella notte della nostra vita, s’è fatto natale, notte santa, notte di silenzio” (K. RAHNER) .
Auguri di un Santo Natale e di un sereno Anno Nuovo a ciascuno, alle vostre famiglie, alle persone sole, sofferenti e anziane!
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