01/01/1  |  
 
don Michele Amorosini  |  
 1438  |  
Spiritualità
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli
Nel suo messaggio per la Quaresima il Papa ci esorta: “Cari fratelli e sorelle, ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare. Questo appello a vivere la Quaresima come percorso di conversione, preghiera e condivisione dei nostri beni, ci aiuti a rivisitare, nella nostra memoria comunitaria e personale, la fede che viene da Cristo vivo, la speranza animata dal soffio dello Spirito e l’amore la cui fonte inesauribile è il cuore misericordioso del Padre”.
In questa prima Domenica Gesù, proclamato dal Padre Figlio del suo compiacimento, subito dopo il battesimo è condotto nel deserto “dallo Spirito” per essere “tentato dal diavolo”. Sant’Agostino dice che: “Cristo fu certamente tentato dal diavolo, ma in Cristo eri tentato tu. Tua infatti era la carne che Cristo aveva presa perché tu avessi da lui la salvezza. Egli aveva preso per sé la morte, che era tua, per donare a te la vita; da te egli aveva preso su di sé le umiliazioni perché tu avessi da lui la gloria”.
La tentazione più grave alla quale l’uomo è sottoposto è quella della disperazione; è quella che ci fa dubitare di poter essere perdonati e amati dal Padre. Se infatti diffidiamo di Dio, siamo noi stessi a separarci da lui. La tentazione della diffidenza è all’origine della tragica caduta di progenitori e si ripresenta lungo tutte le tappe della storia della salvezza. Perciò il cristiano deve essere vigilante per tenersi pronto al combattimento. Se siamo perseveranti nella fede e nella preghiera, il Signore ci promette il soccorso per non lasciarci soccombere alla tentazione. La tentazione è necessaria perché, dopo la caduta, tutti devono esser messi alla prova. L’amore provato si purifica e si rafforza. Il Signore ci promette che non saremo provati al di sopra delle nostre forze. “L’ancora della salvezza è la croce, cui dobbiamo restare saldamente aggrappati. Cristo ha già subito per noi la tentazione e ha vinto” (A.M. Canopi).
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